Il DSM IV-TR definisce la dispareunia come il ricorrente o persistente dolore genitale associato al rapporto sessuale in un maschio o in una femmina.

Nella donna, la sede del dolore può essere rintracciata nella zona introitale, mediovaginale e profonda della vagina.

Le cause scatenanti possono essere di tipo immunitario (es. Sindrome di Sjögren), ormonale, infiammatorio pelvico, iatrogeno, neurologico, vascolare e psicogeno/relazionale. La dispareunia femminile non va assimilata alla vulvodinia, un disturbo che si manifesta anche in assenza di contatti sessuali di coppia.

Nell'uomo, il coito doloroso può essere causato essenzialmente da: frenulo breve (sottile membrana che collega il glande e il prepuzio),

fimosi (pelle del prepuzio non sufficientemente elastica da consentire la fuoriuscita del glande), parafimosi (prepuzio retratto e serrato ad anello nella congiunzione glande-asta del pene), malattia di La Peyronie (o Induratio penis plastica, progressiva fibrosi della tunica albuginea, la membrana che riveste i corpi cavernosi del pene), pene ricurvo o recurvatum penis (curvatura anomala del pene nello stato di erezione), processi infiammatori del glande, prepuzio e uretra.

La dispareunia dell'uomo può essere dovuta anche a fattori causali presenti nella partner: imene resistente o fibroso, distrofia vulvovaginale che produce secchezza delle pareti e riduzione del lume vaginale, infibulazione (esiti cicatriziali prodotti da pregresse mutilazioni dei genitali femminili).